Storia della comunità

le nostre origini

La fine degli anni '50 segnò, per Prima Porta, l'inizio di un vero e proprio fenomeno immigratorio; numerose famiglie provenienti per lo più dall'Italia centrale e meridionale arrivarono alle porte di una grande città con l'intento di costruirsi una nuova vita. Esse portavano culture ovviamente differenti ma le accomunava una fede semplice e sincera con tradizioni religiose ben consolidate, che non andavano assolutamente trascurate, anzi, era necessario fornire un concreto sostegno spirituale. Il Vicariato Romano, consapevole della situazione, mise a disposizione una villetta di; sua proprietà sita in via della Giustiniana 202 affidandola alle suore Francescane di  Susa, con il compito di provvedere all’educazione dei piccoli fanciulli presenti nella zona e alla diffusione del Vangelo (era l’aprile del 1958). La struttura, disponeva di una piccola sala al pian terreno il cui mobilio era destinato ad arredare una cappella che alla fine degli anni '60 sarebbe divenuta la prima cellula di Sant'Alfonso Maria de' Liguori.
La fine degli anni '50 segnò, per Prima Porta, l'inizio di un vero e proprio fenomeno immigratorio; numerose famiglie provenienti per lo più dall'Italia centrale e meridionale arrivarono alle porte di una grande città con l'intento di costruirsi una nuova vita. Esse portavano culture ovviamente differenti ma le accomunava una fede semplice e sincera con tradizioni religiose ben consolidate, che non andavano assolutamente trascurate, anzi, era necessario fornire un concreto sostegno spirituale. Il Vicariato Romano, consapevole della situazione, mise a disposizione una villetta di; sua proprietà sita in via della Giustiniana 202 affidandola alle suore Francescane di  Susa, con il compito di provvedere all’educazione dei piccoli fanciulli presenti nella zona e alla diffusione del Vangelo (era l’aprile del 1958). La struttura, disponeva di una piccola sala al pian terreno il cui mobilio era destinato ad arredare una cappella che alla fine degli anni '60 sarebbe divenuta la prima cellula di Sant'Alfonso Maria de' Liguori.
Nel settembre del 1965, a dieci giorni di distanza dalla terribile alluvione che vanificò i sacrifici di gran parte della popolazione di Prima Porta, nella parrocchia dei Santi Urbano e Lorenzo, arrivò dalla Spagna un sacerdote trentatreenne con la missione di aiutare la diocesi di Roma: don Eulogio Carballido Diaz.
I primi tre mesi di permanenza furono durissimi per lui, al punto che all'avvicinarsi del Natale fu in procinto di tornarsene in Spagna ma il suo forte senso del dovere e la sua tenacia gli imposero di rimanere. Così, per ben dieci anni, fu vicario nella parrocchia di Santi Urbano e Lorenzo al fianco del parroco don Giovanni Massi. Don Eulogio cominciò una vita completamente dedicata ai poveri, all'ascolto di tante famiglie a cui, da quel momento, non mancò mai il consiglio ed il sostegno di un sacerdote. Egli si rivelò un "sacerdote della gente" e in breve tempo, nonostante il suo temperamento burbero, sempre più fedeli ne apprezzarono la sincerità ed il buon cuore. Tra la fine degli anni 60 e l'inizio degli anni 70, il progressivo incremento demografico e territoriale a cui la zona andò rapidamente incontro, rese indispensabile non solo l'apertura di nuove sedi per celebrare le funzioni, ma anche il valido apostolato di altre due comunità religiose: le suore Carmelitane della Carità (arrivate nel 1972) e le Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (arrivate nel 1980). Entrambe si dedicarono alla cura dei sacri riti celebrati rispettivamente in via Dalmine e in via di S. Cornelia e furono attive tanto nell'educazione dei piccoli quanto nell'evangelizzazione dei più grandi.
Il 16 giugno del 1975 il Cardinale U. Poletti, allora Vicario del Papa Paolo VI, decise che era ormai ora di istituire sul territorio della parrocchia di Santi Urbano e Lorenzo una nuova parrocchia il cui nome in origine dedicato a Sant'Abercio doveva essere cambiato in Sant'Alfonso Maria de' Liguori.
I primi tre mesi di permanenza furono durissimi per lui, al punto che all'avvicinarsi del Natale fu in procinto di tornarsene in Spagna ma il suo forte senso del dovere e la sua tenacia gli imposero di rimanere. Così, per ben dieci anni, fu vicario nella parrocchia di Santi Urbano e Lorenzo al fianco del parroco don Giovanni Massi. Don Eulogio cominciò una vita completamente dedicata ai poveri, all'ascolto di tante famiglie a cui, da quel momento, non mancò mai il consiglio ed il sostegno di un sacerdote. Egli si rivelò un "sacerdote della gente" e in breve tempo, nonostante il suo temperamento burbero, sempre più fedeli ne apprezzarono la sincerità ed il buon cuore. Tra la fine degli anni 60 e l'inizio degli anni 70, il progressivo incremento demografico e territoriale a cui la zona andò rapidamente incontro, rese indispensabile non solo l'apertura di nuove sedi per celebrare le funzioni, ma anche il valido apostolato di altre due comunità religiose: le suore Carmelitane della Carità (arrivate nel 1972) e le Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (arrivate nel 1980). Entrambe si dedicarono alla cura dei sacri riti celebrati rispettivamente in via Dalmine e in via di S. Cornelia e furono attive tanto nell'educazione dei piccoli quanto nell'evangelizzazione dei più grandi.
Il 16 giugno del 1975 il Cardinale U. Poletti, allora Vicario del Papa Paolo VI, decise che era ormai ora di istituire sul territorio della parrocchia di Santi Urbano e Lorenzo una nuova parrocchia il cui nome in origine dedicato a Sant'Abercio doveva essere cambiato in Sant'Alfonso Maria de' Liguori. In un documento presente nell’archivio parrocchiale il Cardinale Poletti dichiara la sua intenzione di nominare parroco della nuova parrocchia don Eulogio e per questo chiede il permesso del Vescovo della diocesi di Mondonedo che invierà il suo nulla osta il 29 luglio dello stesso anno. Due mesi più tardi, il 1 ottobre del 1975, venne ufficialmente eretta la nuova parrocchia dedicata a Sant'Alfonso Maria de' Liguori, già da qualche anno ubicata in via della Giustiniana 249 e don Eulogio fu designato: ECONOMO-PARROCO.
In un documento presente nell’archivio parrocchiale il Cardinale Poletti dichiara la sua intenzione di nominare parroco della nuova parrocchia don Eulogio e per questo chiede il permesso del Vescovo della diocesi di Mondonedo che invierà il suo nulla osta il 29 luglio dello stesso anno. Due mesi più tardi, il 1 ottobre del 1975, venne ufficialmente eretta la nuova parrocchia dedicata a Sant'Alfonso Maria de' Liguori, già da qualche anno ubicata in via della Giustiniana 249 e don Eulogio fu designato: ECONOMO-PARROCO.
Bisognerà però aspettare il 25 settembre 1978 per la sua nomina effettiva a parroco che verrà decretata dal Cardinale U. Poletti e approvata dal Papa Paolo VI (sarà questo uno degli ultimi atti compiuti dal Pontefice che morì il 6 agosto dello stesso anno, storicamente definito "l’anno dei tre Papi") e finalmente il 27 settembre del 1978 alle ore 10:00, don Eulogio Carballido Diaz prese ufficialmente possesso della parrocchia di Sant'Alfonso Maria de' Liguori durante una cerimonia presieduta dal Vicegerente Monsignor Giovanni Canestri mentre i sig.ri Ubaldo Minnucci e Pietro Vagnarelli fungevano da testimoni. Così, con il tempo, andò costituendosi, sotto la guida di un sacerdote instancabile e disponibile, una comunità attiva e vigile sul piano della fedeltà a Cristo. I mezzi a disposizione erano sempre modesti ma non scoraggiarono mai  la sua  intraprendenza.
Bisognerà però aspettare il 25 settembre 1978 per la sua nomina effettiva a parroco che verrà decretata dal Cardinale U. Poletti e approvata dal Papa Paolo VI (sarà questo uno degli ultimi atti compiuti dal Pontefice che morì il 6 agosto dello stesso anno, storicamente definito "l’anno dei tre Papi") e finalmente il 27 settembre del 1978 alle ore 10:00, don Eulogio Carballido Diaz prese ufficialmente possesso della parrocchia di Sant'Alfonso Maria de' Liguori durante una cerimonia presieduta dal Vicegerente Monsignor Giovanni Canestri mentre i sig.ri Ubaldo Minnucci e Pietro Vagnarelli fungevano da testimoni. Così, con il tempo, andò costituendosi, sotto la guida di un sacerdote instancabile e disponibile, una comunità attiva e vigile sul piano della fedeltà a Cristo. I mezzi a disposizione erano sempre modesti ma non scoraggiarono mai  la sua  intraprendenza.

Quanto prima pubblicheremo qui di seguito un video inedito di don Eulogio durante i lavori di costruzione della parrocchia.


Via della Giustiniana, 227 - 00188 Roma (RM)

+39 06 3320803
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Copyright 2019 - Tutti i diritti riservati - Powered by Nova Opera